Biografia

Francesca Lancellotti nasce il 7 Luglio 1917 ad Oppido Lucano, un piccolo paese della Basilicata in provincia di Potenza. La famiglia di Francesca è benestante ed è composta da tre fratelli e due sorelle, Maria Donata, Antonio, lei, Rocco e Michele. La madre, Maria Maddalena è una donna dolcissima e molto premurosa, il padre, Carlo Lancellotti era un ricco imprenditore lucano, uomo di sani principi morali. Sin dalla più tenera età Francesca nasconde dentro di se un dono speciale, un legame con Dio che l’accompagnerà per tutta la vita. Già da bambina, la piccola Francesca sentiva dentro di se questo richiamo celeste e per la innata voglia di preghiera, era solita percorrere circa quattro chilometri a piedi per raggiungere in cima ad un colle quella che era la sua meta preferita, il Santuario della Madonna di Belvedere a cui era molto legata. Dobbiamo inoltre ricordare che lei era anche molto devota a San Michele Arcangelo, San Rocco di Montpellier, Sant’Antonio da Padova e a San Francesco d’Assisi.

Una volta diventata grande Francesca, anche se profondamente legata a Dio e decisa a seguire la sua grande vocazione religiosa, per volere del padre e di accordi familiari facenti parte degli usi e costumi dell’epoca, viene promessa e data in sposa a Faustino Zotta, il marito che la sosterrà e la accompagnerà nella pesante, ma allo stesso tempo bellissima, missione che Dio in seguito le avrebbe affidato. Faustino è un uomo buono, paziente e molto religioso e dalla loro unione nascono due figli, la primogenita è Maria Luigia, che lei chiamava Gina ed il secondogenito, Domenico. Francesca e Faustino sono benestanti in quanto provengono da famiglie agiate ma comunque per avere un’occupazione, aprono un’attività con licenza di vendita ministeriale per la somministrazione di bevande sita in via Cervellino, 70 ad Oppido Lucano.

La vita di Francesca scorre normalmente ma ad un certo punto cominciano a verificarsi fatti inspiegabili che precorrono un evento molto speciale che cambierà radicalmente la sua esistenza. Infatti il 7 luglio 1956, nel giorno del suo trentanovesimo compleanno, succede qualcosa di speciale. Francesca raccontava, emozionata tutte le volte che descriveva l’evento, di aver sentito il bisogno di appartarsi nel retro del negozio, richiamata da una strana sensazione e lì nella penombra di quella stanzetta, dapprima un rumore somigliante ad un forte ronzio, poi di seguito una luce bianca immensa ma che emetteva raggi luminosi di tutti i colori dell’iride e da quel bagliore celestiale l’apparizione dell’Arcangelo San Michele. Di quello che l’Arcangelo rivelò a Francesca Lancellotti, ci è stata riferita solo una piccola parte e cioè che le disse di lasciare quel posto per recarsi a Roma, perché proprio lì, in quella città dove Francesca non avrebbe mai pensato di andare, si sarebbe svolta la grande missione che Dio le aveva assegnato.

Francesca era conosciuta per la sua bontà e la dedizione ad aiutare le persone in difficoltà. Sono innumerevoli le testimonianze di persone che raccontano dei suoi aiuti spirituali, della sua carità verso il prossimo legata sempre alla preghiera e all’amore verso Dio. Fin da giovane divenne subito un punto di riferimento spirituale per molti.

La giovane donna si trasferì a Roma nell’agosto del 1960 insieme al marito Faustino e i loro due figli. Giunti nella capitale la prima dimora fu nella periferia della città, in seguito trovarono una piccola abitazione nei pressi del Pantheon, ma sempre provvisoria poiché si trattava di una piccola stanza. Nel frattempo Francesca cominciava ad ambientarsi nella grande città, frequentava le chiese adiacenti alla loro abitazione. Anche in quel periodo, e fino alla morte della Lancellotti, sono numerosi gli eventi straordinari accaduti, ma soprattutto migliaia le persone che si sono convertite grazie al suo esempio e alla sua semplice condotta spirituale. Francesca si definiva, nella sua immensa umiltà, “un verme di terra” e asseriva che tutto ciò che accadeva era solo ed esclusivamente opera di Dio. Da quel momento in poi furono in molti, per tutta la sua vita, a recarsi da lei per ricevere, tramite la sua preghiera, un aiuto spirituale. In alcuni giorni si creavano vere e proprie code di persone che, sotto la sua abitazione, aspettavano di essere ricevute ed ascoltate da questa donna.

Quando qualcuno voleva ringraziare Francesca per qualche grazia ricevuta, lei spiegava con assoluta serenità che era stato tutto merito della Madonna di Belvedere e dell’Eterno Padre. Francesca era appunto molto devota della Madonna di Belvedere in Oppido Lucano e lì invitava molti a recarsi in pellegrinaggio a devozione della Madre di Dio.

Nel frattempo la famiglia Lancellotti Zotta si trasferiva nella nuova dimora romana, sita in via Cavour. Anche qui continuavano, sempre più numerose, le visite alla “semplice donna”. L’eco dei tanti eventi straordinari che caratterizzavano la vita di Francesca, spinse il Card. Silvio Oddi a conoscerla ed incontrarla. Meravigliato dalla semplicità e dall’umiltà di questa donna, ma allo stesso tempo colpito dalle sue grandi doti spirituali, decise di approfondirne la conoscenza. Un giorno decise anche di celebrare una S. Messa presso la casa di Francesca nel 1991.




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